.... nell'apposita conferenza stampa di presentazione organizzata dalla Pro Loco con un eccezionale esponente "rosa" di quella Cultura.
Il Vice sindaco e Assessore alla Cultura del Comune, Angela Lo Passo, a nome e per conto dell’Amministrazione Lo Polito, ha portato il saluto al Focus Sardegna con la scrittrice di Nuoro, Giovanna Mulas, sottolineando portata e capacità dell’evento che la Pro Loco aveva organizzato in attesa e in preannuncio del prossimo 58° Carnevale di Castrovillari.
Al momento erano presenti Filomena Bloise, presidente dell’Accademia Pollineana nonché coordinatrice della Consulta Scientifica della Pro Loco di Castrovillari che da diversi anni si occupa della parte culturale del Carnevale di Castrovillari, l’antropologo Leonardo Alario, il presidente della Pro Loco del Pollino di Castrovillari, Eugenio Iannelli, il direttore artistico della stessa, Gerardo Bonifati, da poco insignito dell’Oscar delle Tradizioni, ed il pedagogista - scrittore Giovanni Mulè, in rappresentanza della Fondazione “Roberto Farina OnLus.
Emozionanti gli interventi musicali di Sasà Calabrese, affermato musicista castrovillarese, che ha cantato alcune canzoni di Andrea Parodi, voce dei Tazenda e di De Andrè.
Il cuore della presentazione è stato, naturalmente, tutto innervato dalle espressività e temperamenti coinvolgenti della scrittrice Mulas, nominata per l'Italia all'Accademia dei Nobel per la letteratura; un’autrice pluripremiata quanto seguita per la passione che infonde nei suoi lavori , dove la ragione è amorosamente compromessa con le cose, e come testimonia l’ultimo suo romanzo “Memorie di Villa Pedrini”, Rupe Mutevole Edizioni.
L’evento- conferenza stampa è stato caratterizzato pure dai contributi del presidente Iannelli e del direttore artistico della Pro loco, Bonifati, i quali hanno affermato, in più modi e con diversi chiavi di lettura, che la particolare presentazione non era solo per anticipare i contenuti del Focus , ma soprattutto per incontrare un eminente portavoce della letteratura sarda contemporanea.
Un meeting, insomma, di grande spessore culturale come sa fare la Pro Loco, rilanciando, con testimoni e avvenimenti, i veri interpreti della tradizione culturale, quelli legati alle radici inconfutabili di ciascun popolo che si rispetti , e la bellezza inesauribile che li attraversa in quella umanità, propria di ogni comunità, che ha come desiderio profondo l’amicizia e l’accoglienza per la crescita e lo sviluppo di ciascuno.
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